Per raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati servono i giusti strumenti. Il business model canvas è uno di questi. Fra i modelli di business design, è lo schema più utilizzato per raccontare visivamente l’andamento della propria impresa. Ancora più potente del Business Plan, il suo scopo principale è la semplificazione dei processi aziendali.
Abbiamo visto come molte delle strategie innovative di ottimizzazione dei sistemi aziendali si avvalgano di metodologie Lean Startup o Agile; si tratta di una delle fasi fondamentali per indirizzare correttamente il proprio business. Ma se c’è un gap nella situazione in AS IS come lo individuiamo? Ed è a questo punto che entra in gioco il business model canvas.
Cos’è un business model canvas
Una rappresentazione grafica suddivisa in 9 blocchi, ciascuno dei quali riassume lo stato dell’arte della propria azienda: ecco cos’è un business model canvas. Letteralmente, una tela su cui sono rappresentati tutti i segmenti di cui si compone l’impresa. Per ognuna, è necessario studiare attentamente il funzionamento prima di proporre una nuova soluzione organizzativa in grado di accendere valore.
Il punto di forza maggiore è costituito dalla grafica. Infatti, sfruttando la potenza del linguaggio visivo, il business model canvas diventa uno strumento di strategia aziendale potentissimo perché universale. Una schematizzazione valida per qualsiasi tipologia di business, per sua natura legata al concetto stesso di azienda e non ad un settore specifico.
Elementi costitutivi del business model canvas
Innanzitutto, urge una distinzione fra gli elementi costitutivi sempiterni, validi anche per il business model canvas di comunicazione, contenente 7 blocchi. Da quest’ultimo, infatti, possiamo togliere i 2 frameworks relativi ai costi, per un modello completo di 9 blocchi.
Business model canvas di comunicazione
- Segmenti di clientela: ovvero, il target di riferimento. Qualsiasi azienda si rivolge a un pubblico ben specifico; un framework importantissimo che ci indica quale sia il gruppo di persone accomunate da comportamenti d’acquisto molto simili cui il nostro business si rivolge. Si tratta di informazioni chiave per sviluppare una personalizzazione sempre maggiore dell’offerta.
- Partners chiave: ovvero, l’ecosistema di persone, fornitori; ciascuna relazione utile nell’ingranaggio aziendale. I needs possono essere molteplici, e molto spesso il problema di un’impresa o di una startup è immettersi nella giusta rete.
- Relazioni con il cliente: ovvero, tutto ciò che concerne il legame instaurato con il target precedentemente segmentato. Qui i canali di comunicazione, così come i linguaggi più adatti si personalizzano per raggiungere gli obiettivi di acquisizione nuovi clienti e fidelizzazioni di quelli che già ci conoscono.
- Canali: ovvero, dove trovo il mio target. È in questo momento che schematizziamo i canali che ci consentono di raggiungere i clienti, in base ai quali possiamo fissare le strategie più performanti.
- Value proposition: ovvero, che valore stiamo apportando al cliente che ha deciso di acquistare il nostro Brand? In aziendalese la conosciamo meglio sotto l’acronimo CVP, e corrisponde ai vantaggi di cui il target potrà beneficiare grazie al nostro marchio di fabbrica: elemento distintivo che ci differenza dagli altri player di mercato.
- Attività chiave: ovvero, quali sono le attività che dobbiamo svolgere come azienda alfine di aggiungere quel valore che si trasforma in valore aggiuntivo in termini di acquisto? Ed ecco che si fissano tutte le strategie raggruppabili, in base al business di provenienza, in: produttive, problem solving e mantenimento.
- Risorse chiave: ovvero, quali sono le forniture base, indispensabili per l’attività. Parliamo sia di risorse fisiche, quindi tutto ciò che ci serve per costruire/ vendere il nostro prodotto/ servizio; sia di risorse umane, quindi quali competenze il personale in team deve possedere per la realizzazione del business. Last but not least, blocco chiave per allocare in maniera ottimale le proprie risorse.
Struttura dei costi
- Struttura dei costi: ovvero, in che modo si dividono i costi aziendali. È questa la sezione dedicata alla riflessione e magari alla rivalutazione dei costi elaborando strategie di ottimizzazione. Si schematizzano così le spese fisse che servono a mantenere attiva l’impresa e quelle potenzialmente superflue.
- Ricavi: ovvero, quali sono i flussi di entrate guadagnati. Della serie, facciamoci i conti della serva, per fare il punto su quanto e in che modo il nostro business sta generando valore. Un elemento indice della sostenibilità dell’impresa, che si calcola attraverso la quantità di valore economico accumulata e le modalità di pagamento accettate.
Perché compilare un business model canvas
Dall’analisi dei singoli blocchi avrete sicuramente notato quanto siano strettamente legati gli uni agli altri, e compilarlo correttamente significa avere in mano le redini vere e proprie del proprio business. Parlando con ogni comparto aziendale, si stabilisce per ciascuno i sistemi su cui intervenire in termini di ottimizzazione e innovazione che renderanno snello e veramente agile l’impresa.
Essere competitivi sul mercato è una scelta possibile perché esistono best practise che apportano valore al business. L’immediatezza di un business model canvas è garantita dalla presentazione grafica, dicevamo. Sul web ci sono moltissimi template. Perché non scaricare il modello made by Rete Mediterranea?
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