Perché attivare il fundraising con le reti di impresa

Perché rivolgersi alle reti di imprese per attivare campagne di fundraising con round finanziari che toccano la soglia dei 100.000€?
fundraising

Il fundraising è la risposta che cerchi quando non sai dove reperire fondi per la tua azienda o startup. La questione dei finanziamenti pianta sempre grane, anche se esistono diverse modalità per accedervi. Certo, non è così semplice attivarli, e molto spesso una startup fatica a ingranare proprio per questo motivo.

Difficile però non significa impossibile, e sono infatti molti i modi per arrivare all’obiettivo. Il fundraising è fra questi. Rete Mediterranea è fortunata ad avere fra i co- founder competenze reali nel settore, che aiutano davvero le startup a ricevere investimenti; in questo senso, il caso di TheQube è esemplare.

Tuttavia, siglare il fundraising come raccolta fondi va bene, ma resta comunque troppo generico… so let me add a little bit of spice! O fuor di (TikTok) metafora, scopriamo insieme qualche dettaglio interessante su cosa sia il fundraising e come attivare una campagna performante.

Cos’è il fundraising e quante tipologie esistono?

Partiamo dalle basi: cos’è il fundraising? Quando parliamo di raccolta fondi, non facciamo riferimento esclusivamente alle organizzazioni no- profit; una cosa che la prospettiva open ci ha insegnato è proprio pensare differentemente, ed è per questo che molti imprenditori stanno scegliendo questa via per raccogliere gli investimenti necessari al lancio o rilancio delle imprese.

Un business ha bisogno di ricaricarsi con progetti e finanziamenti nuovi a cadenza regolare, se non vuole farsi schiacciare dalla concorrenza, ma cerchiamo di essere pratici: come funziona una campagna di fundraising? Una campagna di raccolta fondi ha una durata limitata nel tempo; generalmente è legata ad un progetto particolare, e seguono un planning fitto e rigoroso. Ecco perché è affidato a professionisti del settore, meglio conosciuti come Fundraising Manager.

A questo punto, dividiamo le campagne di fundraising in due macrocategorie: con e senza l’acquisto di quote aziendali, a seconda se si vuole donare o investire in startup.

  • Donation crowfunding: consistono in vere e proprie donazioni che possono provenire letteralmente da tutte le parti. Sono particolarmente valide online, e chiunque può contribuire al finanziamento anche sborsando cifre modiche. Si punta sulla quantità dei donatori, mettendosi direttamente nelle mani della folla.

Non presuppongo l’acquisto di quote, e la startup ricompensa i suoi “creditori” con agevolazioni nell’usufruire dei propri prodotti/ servizi.

  • Equity Crowfunding: diverso è invece il secondo caso, in quanto siamo nell’ambito degli investimenti veri e propri. In cambio, la startup cede una quota societaria al suo donatore. Si tratta di uno strumento innovativo, ma già massicciamente utilizzato sia dalle startup che dalle imprese.

Una via che consigliamo di intraprendere soprattutto alle startup in fase seed, quindi nel primissimo stadio di vita. Siccome si tratta di cedere quote aziendali, è importante trovare investitori che possano rivelarsi altrettanto interessanti nel lungo termine.

Il planning performante per campagne di fundraising

Far crescere una campagna di fundraising significa seguire un planning preciso. Ecco le nostre best practises:

  • Goals: quali sono gli obiettivi da raggiungere?

Se una startup o un’azienda vuole attivare una campagna di fundraising, dovrà prima di tutto capire a cosa servono i fondi.

  • Tempistiche: lo abbiamo visto, hanno una determinata durata temporale.

Stabilire fin dall’inizio una deadline è necessario, così come i KPI, ovvero misuratori di performance per capire se si stanno ottenendo i risultati immaginati nel punto precedente.

  • Pubblicità: quanto budget sei disposto ad allocare?

Non è una contraddizione: benché voi stiamo attivando una campagna di raccolta fondi, una certa quota va in ogni caso messa in conto per la sua promozione. Le matrici di riferimento sono la viralità della campagna, con una strategia multi-channel, ovvero mixando il digital con i media tradizionali.

Non meno importante, la facilità di donazione. Meglio se il processo per partecipare al fundraising sia semplice e chiaro su più devices.

Perché rivolgersi alle reti di impresa?

Appoggiandosi letteralmente al supporto finanziario di terzi, possono nascere molte startup innovative. Immaginando di attivare investimenti in fundraising, i luoghi più naturali dove prendere i contatti giusti restano innanzitutto gli incubatori/ acceleratori; oltre la definizione della mission aziendale e i processi di validazione delle idee di business, fondamentale è la partecipazione al Pitch & Investor Day, ovvero il momento in cui si studia un piano comunicativo, dati alla mano, per colpire potenziali investitori. Parliamo di Business Angels o Angel Investors.

Non si tratta esclusivamente di un supporto finanziario, quanto di strumenti concreti per vedere la tua startup o azienda crescere nel To Be. Certo, i finanziamenti possono diventare davvero cospicui: quantizzando, si arriva anche a 100.00€ di investment. Di solito, un Business Angel preferisce intervenire nelle fasi di early stage, ecco perché è più facile che uno startupper vi entri in contatto durante un Elevator Pitch. Ed è qui che entrano in campo le reti di impresa.

Da un punto di vista strumentale, accedendo a programmi di accelerazione e incubazione che la rete fornisce; Rete Mediterranea ha attualmente in attivo traning path per startup ad alto potenziale innovativo. Oltre la formazione e la consulenza, arriva il momento clou dell’intero percorso: la partecipazione diretta al Pitch Day, ovvero il giorno in cui sfruttare e far fruttare la famiglia di investitori cui si verrà presentati. Di nuovo, il potere del network omnia vincit.

In questo senso, Rete Mediterranea, in qualità di rete di impresa, è forte perché aiuta le imprese a restare competitive sul mercato di riferimento grazie al rapporto fra le competenze verticali, apportate dai particolarismi di ciascun founder con la multidisciplinarità che ci diversifica. In seno al fundraising, significa che possiamo molto nella ricerca di investitori e strumenti concreti per arrivarci.

Pensaci, se anche tu ragioni in ottica di scale up!

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